Ferma e netta la presa di posizione dell’Associazione alla Manifestazione di domenica 2 aprile. “L’Amministrazione Comunale dovrebbe revocarlo”
“Mentre gli operatori ambulanti per poter continuare a lavorare devono sottostare alle procedure previste dalla Direttiva Bolkestein, partecipare a Bandi pubblici avanzando domande in carta bollata, l’Amministrazione Comunale di Castelnuovo si permette il lusso di concedere lo spazio pubblico ad attività commerciali volte ad organizzare eventi mercatali come ‘Il mercato di Forte dei Marmi, o quello toscano o altri ancora’.
Manifestazioni note ormai per il danno economico arrecato agli operatori ambulanti locali, ma non solo del mercato settimanale di Castelnuovo ma anche a quelli di tutti i mercati della zona già duramente colpiti dalla crisi – dicono Anva-Confesercenti e Fiva-Confcommercio Modena – una scelta, gravissima e assolutamente non condivisibile oltre quindi, quella di acconsentire un mercato con operatori provenienti della Versilia per domenica 2 aprile”.
“Le ragioni del nostro no, sono semplici e molteplici – precisano le Associazioni – anzitutto che tali eventi, contrabbandati come ‘mercati’ danneggiano in modo significativo la Categoria dell’ambulantato locale, costretta già a barcamenarsi tra difficoltà economiche, burocrazia ed oggi anche sottoposta alle procedure della Direttiva Servizi.
Preferendo fare intervenire operatori di altre Regioni si favorisce l’impoverimento del territorio. Arrivando così a causare un oltraggio agli operatori ambulanti regolari che da sempre lavorano in queste zone. Inoltre, riteniamo sia doveroso ricordare all’Amministrazione Comunale che questi eventi non hanno una vera caratterizzazione merceologica o geografica. Perché e lo sottolineiamo, al di là del nome evocativo che fa pensare a chissà quale alta qualità, vengono commercializzate le medesime merceologie e gli stessi prodotti del mercato settimanale.
Poi una curiosità: ma per questi ambulanti la Tosap al Comune, la pagano poi? Un aspetto anche questo da chiarire. Infine, ci preme sottolineare che riguardo alla procedura di assegnazione di aree pubbliche per uso commerciale la normativa prevede che le Amministrazioni Comunali debbano avviare procedura ad evidenza pubblica quali: Consiglio di Stato e TAR: punti su cui stiamo verificando se la normativa sia sta rispettata correttamente”, concludono Anva-Confesercenti e Fiva -Confcommercio.