La Fiera tradizionale di Piazza Navona, meglio conosciuta come Festa della Befana, quest’anno compirà 100 anni. Una ricorrenza importante per la Città, una tradizione che risiede nell’immaginario collettivo di grandi e piccini, romani e turisti.
Un centenario segnato dalla “svolta” per il decoro che proprio in queste ore segna il destino di ben 43 famiglie.
La Sopraintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici non ha ammesso alcuna deroga, neanche quando il Municipio ha tentato una mediazione con una proposta che riducesse i banchi da 115 a 93.
Saranno 72 le postazioni sulla Piazza, con una notevole riduzione delle attività commerciali “regolari”, ed un potenziale aumento degli “irregolari”.
Un territorio ostico come quello romano che conta 11.280 attività di commercio su aree pubbliche e 18mila abusivi circa, continua ad incassare provvedimenti che gravano sugli operatori regolari che svolgono un servizio alla comunità.
“Siamo favorevoli, alle iniziative che guardano al bene della Città, ma non possiamo condividere questa metodologia”, dichiara il Presidente dell’Anva Roma, Valter Papetti.
Secondo il Presidente Nazionale, Maurizio Innocenti, “in un momento in cui le tradizioni, vanno via via perdendosi, sarebbe bene valorizzarle e non intenderle come un problema.
Continuiamo, troppo spesso – aggiunge – a dare attenzione ad eventi importati come quello di Halloween e non garantiamo il regolare svolgimento di una festa che coinvolge 100.000 bambini ogni 6 di gennaio. Vorremmo discutere come parte attiva delle metodologie e non subire passivamente i diktat dell’Amministrazione”.
“Auspichiamo una concertazione serrata a partire dal 2015 – conclude Innocenti – con lo scopo di tener conto di tutte le necessità delle parti, garantendo la massima disponibilità a trovare una soluzione condivisa.”