Decreto Milleproroghe e intervento su concessioni ambulanti
“La proroga del termine per le concessioni del commercio su aree pubbliche, contenuta a sorpresa nel cosiddetto Decreto Milleproroghe, approvato dal Governo in chiusura d’anno, è un fulmine a ciel sereno per i venditori ambulanti – sostiene Alberto Guaitoli, Presidente Anva Confesercenti Modena – moltissimi Comuni tra i quali quelli emiliano-romagnoli e quindi anche modenesi hanno già attivato le procedure per rinnovarle.
A seguito dell’emanazione dei Bandi locali la stragrande maggioranza degli operatori si è attivata per rispettare le regole anche procedendo alle reintestazioni dei posteggi con i relativi oneri sostenuti, così come erano pronti a partecipare alle procedure previste dai Bandi stessi.
Cambiare in corsa le regole del gioco, a pochi giorni dalla data prevista per la presentazione delle domande, creerà solamente ulteriore confusione ed incertezza.”
Questa proroga peraltro non elude gli obblighi previsti dalla Bolkestein, mentre rischia di vanificare i risultati dell’intesa raggiunta nel 2012 tra Stato e Regioni (dopo il confronto con le Associazioni imprenditoriali di settore) che prevedeva la salvaguardia della continuità dell’Azienda per i titolari uscenti.
“Abbiamo sempre contestato e contrastato la direttiva Bolkestein – prosegue Guaitoli – mentre l’intesa raggiunta in sede di Conferenza Stato Regioni, rappresenta il miglior punto di equilibrio tra le esigenze delle imprese e l’applicazione della Direttiva Servizi, in quanto tutela gli imprenditori del settore ed i loro dipendenti.
Ci risulta pertanto oscuro questo rinvio in extremis da parte del Governo che rende il settore complessivamente più fragile, perché rinvia la soluzione definitiva della questione.
Sorprende inoltre l’inserimento dell’intervento nel Decreto Milleproroghe, in assenza di scadenze al 31 dicembre 2016. Le stesse Regioni (la nostra tra queste) che hanno già adottato provvedimenti al riguardo non ci risultano essere state preventivamente consultate, nonostante abbiano piena competenza in materia di commercio su aree pubbliche.”
“Sulla legittimità della norma (comunque dubbia) si pronunceranno gli Enti competenti, nel frattempo, in attesa della conversione in Legge, agiremo nel modo più efficace per dare le massime tutele agli imprenditori che esercitano la propria attività su aree pubbliche.
Auspichiamo infine al più presto chiarimenti da parte degli Enti locali e della Regione sulla gestione dei Bandi attivi per restituire certezze agli operatori che si apprestavano a presentare le domande”, conclude Guaitoli.