Le due Associazioni: “Il fatto di apprendere richieste degli uni e decisioni degli altri dai media, senza alcun dialogo, senza alcuna comunicazione, lascia francamente esterrefatti”
«Di fronte alla tragedia umana, sociale ed economica del Covid-19 avremmo sperato in atteggiamenti decisamente diversi, sia da parte dei commercianti rapallesi, sia dell’amministrazione comunale – esordiscono Roberto Zattini e Carlo De Barbieri, presidenti, rispettivamente, di Anva e Fiva provinciali – Il fatto di apprendere richieste degli uni e decisioni degli altri dai media, senza alcun dialogo, senza alcuna comunicazione, lascia francamente esterrefatti».
«Sono comprensibili le richieste di chi vuole mantenere il proprio dehors dopo le tante limitazioni alla propria attività, ma ricordiamo che i fieristi sono fermi da oltre un anno e hanno altrettanto diritto di lavorare – proseguono Zattini e De Barbieri –. Sulla base di concessioni che sono decennali, e non una novità di quest’anno, sarebbe bastato il dialogo, anziché la solita guerra tra poveri al grido di mors tua, vita mea».
«Così come è incomprensibile la scelta della collocazione sul lungofiume da parte del Comune di Rapallo, senza la benché minima interlocuzione per verificare alternative, e senza nemmeno consentire la scelta dei posti così individuati sulla base dell’anzianità, bensì attribuendoli d’ufficio. Crediamo fermamente come Anva e Fiva – concludono i due presidenti di categoria – che la solidarietà tra le imprese e il rispetto per il lavoro siano fondamentali sempre, a maggior ragione per questa ripartenza. I banchi dei mercati e delle fiere sono aziende, con famiglie e indotti alle spalle, non semplici soprammobili o panchine da spostare».